Ci sono molte ottime frolle vegane in giro per il web, ma le trovo tutte un po' troppo dolci per i miei gusti.
Ecco quindi la mia crostata, che dolcifico con succo di mela e zucchero in modo da ridurre le dosi di quest'ultimo.
Il risultato è eccellente!
Dose per una crostata (+ una teglia di biscotti se la fate sottile):
300 g farina bianca
200 g farina integrale
140 g zucchero di canna
130 g succo di mela
55 g olio di semi
40 g olio d'oliva
scorza grattugiata di mezzo limone
vaniglia
un cucchiaino di bicarbonato
Amalgamare tutti gli ingredienti in maniera da ottenere la consistenza tipica della frolla normale (in caso fosse troppo asciutta aggiungere qualche goccia di acqua) e lasciar riposare una decina di minuti.
Stendere e coprire di marmellata, oppure dare la forma dei biscotti e informare a 180 gradi, forno caldo.
(Il tempo di cottura dipende dall'altezza della vostra frolla, approssimativamente sui 18 minuti per i biscotti, 25 per la crostata)
Io amo sbriciolarci sopra della frolla mescolata a scaglie di mandorle, anziché fare le solite "biscioline" di pasta. Con la marmellata di fragole, poi, è una delizia!
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domenica 26 aprile 2015
Crostata senza burro né uova
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domenica 21 settembre 2014
Pane col mosto
Lo faccio ogni anno, sperando di rigustare il sapore della mia infanzia, ma ogni anno rimango delusa.
La vecchia ricetta di mia nonna sembra essere svanita da tempo purtroppo…
Quest'anno però il risultato mi ha soddisfatta abbastanza, ecco perché ho deciso di scriverlo.
Viene poco dolce, come deve essere, ma forse anche 50 g di zucchero in più non ci sarebbero stati male, visto che avevo dimenticato i semi di anice per aromatizzare.
1 kg di farina
500 ml di mosto
25 g di lievito di birra fresco
200 g zucchero
olio di oliva (un bicchiere circa)
uvetta ammollata in acqua e mosto
(semini di anice, quando mi ricordo di comprarli…)
Sciogliere il lievito nel mosto tiepido, poi lascia fermentare una mezz'oretta.
Aggiungere lo zucchero, l'olio e la farina, e impastare bene.
In ultimo aggiungere le uvette.
L'impasto deve essere morbido e appiccicoso.
Far lievitare bene, creare dei panini della dimensione voluta (io mi bagnavo le mani per non farlo attaccare) e far lievitare nuovamente per almeno un'oretta.
Ho fatto 9 panini da circa 150 g, e li ho cotti per 25 min a 200 gradi.
La vecchia ricetta di mia nonna sembra essere svanita da tempo purtroppo…
Quest'anno però il risultato mi ha soddisfatta abbastanza, ecco perché ho deciso di scriverlo.
Viene poco dolce, come deve essere, ma forse anche 50 g di zucchero in più non ci sarebbero stati male, visto che avevo dimenticato i semi di anice per aromatizzare.
1 kg di farina
500 ml di mosto
25 g di lievito di birra fresco
200 g zucchero
olio di oliva (un bicchiere circa)
uvetta ammollata in acqua e mosto
(semini di anice, quando mi ricordo di comprarli…)
Sciogliere il lievito nel mosto tiepido, poi lascia fermentare una mezz'oretta.
Aggiungere lo zucchero, l'olio e la farina, e impastare bene.
In ultimo aggiungere le uvette.
L'impasto deve essere morbido e appiccicoso.
Far lievitare bene, creare dei panini della dimensione voluta (io mi bagnavo le mani per non farlo attaccare) e far lievitare nuovamente per almeno un'oretta.
Ho fatto 9 panini da circa 150 g, e li ho cotti per 25 min a 200 gradi.
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sabato 29 settembre 2012
Pastina "grattini" senza uova
Ho letto che un eccessivo consumo di proteine nella primissima infanzia, predispone i bambini all'obesità da adulti. Supportata dal pediatra, dunque, ho deciso di dare ai miei bambini cibi proteici soltanto una volta al giorno.
Ora che c'è l'asilo, ogni giorno mangiano proteine a pranzo: pesce, formaggi, uova, pollo, e ovviamente mai nello stesso giorno i due fratelli!
Quindi le nostre cene sono per lo più prive di proteine, a parte i legumi, che non fanno mai male.
Ieri sera ho dato avvio alla nuova stagione di vellutate.
Mi sono esibita con la nota vellutata di zucchine, in cui questa volta ho cotto della pastina fatta in casa, e per evitare le proteine l'ho fatta senza uova.
Per la pastina per 4 persone (da mettere in una zuppa) ho impastato:
150 g di farina 00 (ahimè, la dieta anti-nichel! )
60 g di acqua
un pizzico di sale
Quando l'impasto era quasi appallottolato, ho aggiunto un cucchiaio colmo di farina e ho frullato il composto per sminuzzarlo tutto.
Con il bimby si fa per qualche secondo a velocità 5, ma con il frullatore normale dovrebbe venire bene ugualmente.
Una volta frullata, stendetela ad arieggiare spolverizzando altra farina per non farla appiccicare tutta.
Il risultato è stata questa pastina cicciotta che all'interno di una vellutata dà tanto gusto da mordere!
Pastina per brodo senza uova |
venerdì 16 marzo 2012
Pane
Ecco quindi la ricetta del pane favoloso di cui vi parlavo ieri.
Intendiamoci subito però. Se andate dal fornaio e lo comprate appena fatto, bianco e croccante, con quel buon profumino dolciastro, allora questo va metterà un po' di tristezza addosso.
Soprattutto se pensate al pane che qualche volta fanno in pizzeria nel forno a legna, con l'impasto che usano per le pizze.
Vabbè, quello è un altro mondo, che centra.
Ma noi vogliamo mangiare meglio, giusto? e il pane bianco, fatto con chissà che farina pergiunta, non solo non dà alcun nutrimento, ma ci rimpinza di zuccheri inutili e sostanze che diventano immediatamente scorie.
Mangiamo integrale quindi, e integrale biologico.
Prendete il vostro lievitino madre e tiratelo fuori dal frigo la sera. Impastate della farina integrale (100-150 g circa) con acqua e lavorate questa pastella con il lievitino. Lasciatelo riposare tutta la notte.
La mattina dopo avrete un risultato del genere (vedi foto): bucherellato, gonfio e dall'odore acido.
Va tutto bene!
Preparate ora:
500 g di farina integrale,
500g di acqua,
100g di semola di grano duro,
100 g di farina di segale,
150g di farina di cereali misti,
un cucchiaio di semi di sesamo
uno di semi di lino,
2 cucchiaini di sale
e il vostro lievitino (deve essere sui 200g almeno)
Impastate bene, bene, bene... e lasciate lievitare 4-5 ore.
A questo punto fatene dei filoncini grandi a piacere e della forma che preferite e lasciate lievitare altre 3 ore circa. Ecco la pasta lievitata. Come vedete non ha l'aspetto gonfio tipico del lievito di birra. Ma a toccarla ci si accorge che è un po' più gonfia
Accendete il forno a 180 gradi e infornate. Portate subito la temperatura a 210. Quando sarà arrivato a temperatura mettete il timer per 25 minuti.
![]() |
Prima di entrare in forno, dopo la seconda lievitazione |
Allo scadere del timer controllate che il pane sia ben cotto, perché non c'è niente di peggio di quando non si cuoce bene del pane nero con lievito madre! nel mio forno basta questo tempo, ma in quel di mia madre per esempio ci vogliono almeno 40 minuti.
Quando è cotto la crosta risulta bella duretta, è pane integrale, ricordatelo, non va lasciato con la crosta soffice perché senò diventa un mattone!
Il pane è cotto |
Se tirate fuori il lievitino la sera prima, avrete il pane pronto per cena.
Se volete saltare un passaggio potete farlo lievitare direttamente la prima volta nella forma preferita, ma il risultato non è altrettanto buono.
RICORDATE di togliere sempre via un pezzetto di impasto prima di cuocerlo!
Più lo usate, più il pane diventa buono e perde acidità.
Se una settimana non volete panificare, tiratelo comunque fuori dal frigo e aggiungete farina e acqua reimpastandolo: gli darà nuovo vigore. La mattina dopo lo riponete in frigo e sarà a posto per un'altra settimana.
E' facilissimo! Ci vuole soltanto tanto tanto tempo... ma una volta organizzati vedrete che ne vale la pena!
giovedì 8 marzo 2012
Panzerotti della salute
Ho pensato a lungo che titolo dare a questo post. Poi ho scelto questo ma non illudetevi: con i panzerotti libidinosi pugliesi che tutti conosciamo, i miei non centrano proprio niente!
Forse li possiamo chiamare calzoncini? o mezze lune ripiene?
In fondo la sostanza non cambia: sono buoni e leggeri.
Ed ecco gli ingredienti:
un porro
4-5 rape rosse cotte, tagliate a dadini (quelle già pronte in busta vanno benissimo, anche se io le ho bollite da fresche)
200 g mozzarella per pizza
olio e sale a piacere
una dose di pasta choux senza uova (vedi ricetta)
Ho fatto appassire in padella i porri a pezzettini in olio e acqua, poi ho unite le rape, il sale, e ho lasciato insaporire circa 10 minuti.
Ho tagliato la mozzarella a pezzettini. Se volete usare la mozzarella fresca va benissimo, ma prima fatela scolare bene altrimenti i calzoncini-panzerotti-mezzelune si aprono.
Unitela alle verdure intiepidite e mescolate bene.
Ho preparato dei dischi di pasta choux di circa 10 cm di diametro, e ho posato una bella cucchiaiata del composto rape-porri-mozzarella su ciascun dischetto. Con 400 g di pasta sono venuti 8 dischetti, mentre le verdure sono un po' avanzate.
Ho chiuso a metà i dischetti con l'impasto nel mezzo e ho sigillato bene i bordi.
Poi li ho infornati a 200° per 20 minuti, toccandoli bene con le mani bagnate prima di infornare.
Dede ne ha voluti 3 e poi si è pure finito il ripieno avanzato su due fette di pane.
Macco, che in genere è più diffidente di fronte alle novità, ha fatto fuori i suoi due panzerottini in un battibaleno.
A noi grandi sono piaciuti molto, anche spolverizzati con del peperoncino e qualche spezie... peccato che fossero pochi!
Forse li possiamo chiamare calzoncini? o mezze lune ripiene?
In fondo la sostanza non cambia: sono buoni e leggeri.
Ed ecco gli ingredienti:
un porro
4-5 rape rosse cotte, tagliate a dadini (quelle già pronte in busta vanno benissimo, anche se io le ho bollite da fresche)
200 g mozzarella per pizza
olio e sale a piacere
una dose di pasta choux senza uova (vedi ricetta)
Ho fatto appassire in padella i porri a pezzettini in olio e acqua, poi ho unite le rape, il sale, e ho lasciato insaporire circa 10 minuti.
Ho tagliato la mozzarella a pezzettini. Se volete usare la mozzarella fresca va benissimo, ma prima fatela scolare bene altrimenti i calzoncini-panzerotti-mezzelune si aprono.
Unitela alle verdure intiepidite e mescolate bene.
Ho preparato dei dischi di pasta choux di circa 10 cm di diametro, e ho posato una bella cucchiaiata del composto rape-porri-mozzarella su ciascun dischetto. Con 400 g di pasta sono venuti 8 dischetti, mentre le verdure sono un po' avanzate.
Ho chiuso a metà i dischetti con l'impasto nel mezzo e ho sigillato bene i bordi.
Poi li ho infornati a 200° per 20 minuti, toccandoli bene con le mani bagnate prima di infornare.
Dede ne ha voluti 3 e poi si è pure finito il ripieno avanzato su due fette di pane.
Macco, che in genere è più diffidente di fronte alle novità, ha fatto fuori i suoi due panzerottini in un battibaleno.
A noi grandi sono piaciuti molto, anche spolverizzati con del peperoncino e qualche spezie... peccato che fossero pochi!
giovedì 16 febbraio 2012
Tarallini salati
O carrellini salati, come dice Dede.
Ho provato così, ma il risultato non mi soddisfa e vi dirò poi perché:
500 g farina
100 g olio evo
Vino bianco qb (ad occhio direi sui 150-200 g)
Sale qb
Dopo aver impastato bene il tutto, ho fatto tanti tarallini e li ho tuffati in acqua bollente molto salata finché non sono venuti a galla. Poi li ho infornati a 190° per circa 40 min.
Come si fanno i tarallini? prendete dei pezzi di impasto, passateli fra le mani facendoli rotolare finchè non diventano dei cilindrati lunghi e spessi circa quanto un dito, tagliateli a tronchetti lunghi 8-10 cm e unitene le estremità schiacciandole una sull'altra.
Al prossimo tentativo metterò più olio per renderli più friabili, e decisamente più sale. In fondo cosa significa qb?!
Provate con almeno 10 g... Poi va a gusti ma un minimo di sapore deve esserci, no? :)
Posteró la nuova ricetta non appena il risultato sarà degno.
Aggiornamento:
ho provato con 150g di olio. Sembra troppo perché si fa fatica a impastare. Ma non demordo!
Il sale giusto è 15 g per 500 g di farina. Ricordate però che io la uso integrale. La farina bianca forse ha bisogno di meno sale?
Ho provato così, ma il risultato non mi soddisfa e vi dirò poi perché:
500 g farina
100 g olio evo
Vino bianco qb (ad occhio direi sui 150-200 g)
Sale qb
Dopo aver impastato bene il tutto, ho fatto tanti tarallini e li ho tuffati in acqua bollente molto salata finché non sono venuti a galla. Poi li ho infornati a 190° per circa 40 min.
Come si fanno i tarallini? prendete dei pezzi di impasto, passateli fra le mani facendoli rotolare finchè non diventano dei cilindrati lunghi e spessi circa quanto un dito, tagliateli a tronchetti lunghi 8-10 cm e unitene le estremità schiacciandole una sull'altra.
Al prossimo tentativo metterò più olio per renderli più friabili, e decisamente più sale. In fondo cosa significa qb?!
Provate con almeno 10 g... Poi va a gusti ma un minimo di sapore deve esserci, no? :)
Posteró la nuova ricetta non appena il risultato sarà degno.
Aggiornamento:
ho provato con 150g di olio. Sembra troppo perché si fa fatica a impastare. Ma non demordo!
Il sale giusto è 15 g per 500 g di farina. Ricordate però che io la uso integrale. La farina bianca forse ha bisogno di meno sale?
lunedì 23 gennaio 2012
Crackers
Ecco i miei crackers dell'ultimo minuto. Ho trovato tante ricette in giro per i crackers, ma questa è di gran lunga la più veloce: non richiedono lievitazione e si fanno in breve tempo, con risultato ottimo. Lo spunto me lo ha dato Marzia Tacca, nel suo libro "365 ricette per la macchina del pane", ricetta che ho modificato in base alle mie esigenze. Eccola qui:
200 g farina semola
300 g farina integrale
180 g acqua
50 olio
1 cucchiaio sale
1 bustina lievito per dolci (si,ho scritto bene!)
Impastare tutto e stendere una sfoglia il più possibile sottile. A me ne sono venute due teglie. Spennellare di olio e volendo salare in superficie. Io ci ho messo dei semini di sesamo.
Tagliare a forma di cracker (cioè rettangolare, poi volendo bucherellate la superficie con una forchetta) e infornare a 220° per 15 minuti.
Dicono che si conservano a lungo chiusi ermeticamente, ma noi non siamo mai arrivati oltre il secondo giorno... provare per credere!
200 g farina semola
300 g farina integrale
180 g acqua
50 olio
1 cucchiaio sale
1 bustina lievito per dolci (si,ho scritto bene!)
Impastare tutto e stendere una sfoglia il più possibile sottile. A me ne sono venute due teglie. Spennellare di olio e volendo salare in superficie. Io ci ho messo dei semini di sesamo.
Tagliare a forma di cracker (cioè rettangolare, poi volendo bucherellate la superficie con una forchetta) e infornare a 220° per 15 minuti.
Dicono che si conservano a lungo chiusi ermeticamente, ma noi non siamo mai arrivati oltre il secondo giorno... provare per credere!
martedì 17 gennaio 2012
Nuova torta rustica
Dopo l'esperimento positivo della scorsa settimana, mia sorella mi ha fatto tornare in mente la torta rustica choux e ho deciso di provare un nuovo ripieno.
Sempre vegetariano ma con latticini. quello che serve è:
Un ciuffo di bietole piccolo
Una palla di radicchio rosso piccola
1 o 2 porri
100 g ricotta
Il procedimento è analogo all'altra ricetta: bollire per 8 min in acqua salata bietole e radicchio. Scolare e tagliare a pezzetti piccoli. Stufare a parte in poca acqua i porri affettati, poi mescolare alle altre verdure (che devono essere molto ben scolate) e unire la ricotta.
Imbottire la teglia e infornare a 190^ per 40 min
Buonissimo!
Sempre vegetariano ma con latticini. quello che serve è:
Un ciuffo di bietole piccolo
Una palla di radicchio rosso piccola
1 o 2 porri
100 g ricotta
Il procedimento è analogo all'altra ricetta: bollire per 8 min in acqua salata bietole e radicchio. Scolare e tagliare a pezzetti piccoli. Stufare a parte in poca acqua i porri affettati, poi mescolare alle altre verdure (che devono essere molto ben scolate) e unire la ricotta.
Imbottire la teglia e infornare a 190^ per 40 min
Buonissimo!
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