sabato 29 settembre 2012

Pastina "grattini" senza uova

Ho letto che un eccessivo consumo di proteine nella primissima infanzia, predispone i bambini all'obesità da adulti. Supportata dal pediatra, dunque, ho deciso di dare ai miei bambini cibi proteici soltanto una volta al giorno.
Ora che c'è l'asilo, ogni giorno mangiano proteine a pranzo: pesce, formaggi, uova, pollo, e ovviamente mai nello stesso giorno i due fratelli!
Quindi le nostre cene sono per lo più prive di proteine, a parte i legumi, che non fanno mai male.

Ieri sera ho dato avvio alla nuova stagione di vellutate.
Mi sono esibita con la nota vellutata di zucchine, in cui questa volta ho cotto della pastina fatta in casa, e per evitare le proteine l'ho fatta senza uova.

Per la pastina per 4 persone (da mettere in una zuppa) ho impastato:
150 g di farina 00  (ahimè, la dieta anti-nichel! )
60 g di acqua
un pizzico di sale

Quando l'impasto era quasi appallottolato, ho aggiunto un cucchiaio colmo di farina e ho frullato il composto per sminuzzarlo tutto.
Con il bimby si fa per qualche secondo a velocità 5, ma con il frullatore normale dovrebbe venire bene ugualmente.
Una volta frullata, stendetela ad arieggiare spolverizzando altra farina per non farla appiccicare tutta.

Il risultato è stata questa pastina cicciotta che all'interno di una vellutata dà tanto gusto da mordere!


Pastina per brodo senza uova

mercoledì 26 settembre 2012

Riso e patate

Mi ci sono voluti anni per carpire la ricetta dalla mia fantastica zia pugliese. Come cucina lei non cucina nessuno... ma non svela i suo segreti!
Finalmente, osserva qua, osserva là, mi ci sto avvicinando, ed eccovi la ricetta del suo meraviglioso riso e patate al forno.

Ingredienti per 2 pirofile grandi (6-8 persone):

800 g di patate a rondelle non troppo sottili
3 pugni di riso
3 cipolle rosse a rondelle sottili
3 cucchiai di pangrattato
3 cucchiai di parmigiano
1 cucchiaio raso di prezzemolo tritato
qualche pomodorino a fettine
acqua fredda salata
olio buono in abbondanza

Come prima cosa mescolare insieme in un tazzone il pangrattato col parmigiano e il prezzemolo.
Ungere bene una pirofila in vetro,  adagiarci sopra uno strato di patate un po' sovrapposte, e ricoprirle con qualche cucchiaino di pangrattato e parmigiano.
Prendere un pugno e poco più di riso sciacquato e distribuirlo sulle patate. Metterci sopra qualche fettina di pomodoro, ma poche.
Fare ora uno strato di cipolle.
Versare dell'olio sopra, e chiudere con un nuovo strato di patate fitte fitte. Terminare con qualche altro cucchiaino di parmigiano e pangrattato e qualche cipolla sparsa qua e là.
Passare qualche giro di olio, infine versare a poco a poco dal bordo l'acqua salata, fino ad arrivare alla base dello strato di patate più superficiale.
In pratica il riso deve essere coperto di acqua.

Infornare a 200 gradi per circa 50 minuti o anche qualcosa in più. Controllate l'aspetto delle patate in superficie: quando sono dorate e non vedete più acqua sottostante, il riso è pronto.

Anche con questa ricetta non abbiamo ingerito nichel, anche se in realtà il discorso patate è un po' controverso.

lunedì 24 settembre 2012

Pollo alla zucca

Negli ultimi tempi sono stata latitante.
Molto latitante! Praticamente ho passato le vacanze a non cucinare e a non aver voglia nemmeno di parlare di cucina. Dunque il blog è passato proprio in cavalleria...

Al ritorno dalle vacanze, questa bellissima notizia mi rallegra l'autunno incipiente: prova per un mese o due una dieta priva di nichel, e che Dio te la mandi buona.
Cosa significa una dieta priva di nichel?
Che puoi mangiare soltanto carne, formaggi e uova.
Cosa significa questo per un nonpropriovegan?
Il disastro assoluto.

Dopo aver passato giorni a rimuginare, mi sono rassegnata ad un periodo di transizione un po' strano, e per questo mesetto condividerò con voi le ricette che sono costretta a inventarmi o modificare seguendo i rigidi dettami della dieta.

Ieri dunque ho cucinato la carne.
Pollo, per non esagerare (non mi si vedrà comprare e cucinare carne rossa, a tutto c'è un limite...).
La ricetta è di Benedetta Parodi, rivista un po' per motivi dietetici.

Per 6 persone:
9 sovracosce di pollo tagliate a tocchetti
4 fette di zucca gialla spesse 2-3 cm, tagliate a dadini non troppo piccoli
700 ml di acqua bollente salata
2 dita di marsala
qualche cucchiaio di farina
2 grattate di noce moscata
un pezzetto di ramo di rosmarino e 3 foglie di salvia
2 spicchi di aglio
sale e pepe a piacere

Mettere i pezzetti di pollo in una ciotola capiente. Versare sopra a cucchiaiate la farina, e agitare la ciotola per distribuirla uniformemente sulla carne. Aggiungerne finchè viene assorbita.
Grattarci sopra un pochino di noce moscata.
Nel frattempo scaldare dell'olio in una padella molto capiente di ceramica, e quando è caldo versarci il pollo infarinato.
Rosolare qualche minuto, poi sfumare con il marsala.
Rosolare ancora un paio di minuti e salare. Aggiungere a piacere una spolveratina di pepe.
A questo punto unire il rosmarino, la salvia, l'aglio tagliato a metà, la zucca e l'acqua, e cuocere per circa 25 minuti, fino a cottura ultimata. L'acqua deve coprire la zucca, altrimenti non si cuoce.
Io ho usato due pentole perchè la mia non era sufficientemente capiente!
Verificare se la cottura è ultimata provando la consistenza della zucca: deve essere tenera ma non sfaldarsi troppo.

Semplice, nutriente e completo come piatto unico, magari con del riso bianco come accompagnamento, ha riscosso un successone!

E per oggi non ho ingerito nichel.