La Rachi ha la tonsillite! Con tanto di placche e febbre, e la dottoressa non ha esitato un istante a pronunciare orgogliosa quella parolaccia: ANTIBIOTICO!
Ma questa volta non mi fregano: stavolta provo a curarmi senza farmaci. "in fondo non è mai morto nessuno di tonsillite" ha detto lei, e io ho deciso di provarci. Ecco come è andata fin'ora, per chi si vuole cimentare un giorno nello stesso tentativo...
Giorno 1: febbre massima 38,5, dolori lancinanti alla tonsilla sinistra. Placche in abbondanza. Ho provato a toglierle con un cottonfioc intinto nell'aceto ma lo sconsiglio: è doloroso e inutile La notte non ho chiuso occhio per il dolore a deglutire. Ma ogni quanto si deglutisce in genere? Spruzzavo uno spray omeopatico della Guna, ma credo che non sia servito a nulla. In genere funziona, stavolta forse ero troppo conciata. Ho fatto gargarismi con aceto e acqua, così poca acqua che mi bruciavano le labbra!
Giorno 2: febbre massima 38, dolore esteso anche a destra. Non fosse stato per mia sorella avrei ingurgitato qualsiasi sostanza pur di placarlo! Ma ho resistito, ancora insonne. Ho continuato col Guna e i gargarismi all'aceto, ho aggiunto 2 pasticche di propoli (quasi) pura.
Giorno 3: febbre massima 37,4. I dolori iniziano a scemare ma ho sostituito al Guna il locabiotal. È uno spray antibiotico ma non di sintesi, non mi fa sentire troppo in colpa! In tutto questo sono già 3 giorni che non mangio nulla. Il corpo a digiuno si guarisce meglio, e la difficoltà a deglutire non mi fa pesare questa scelta. Per come sto gestendo il digiuno scriverò un post apposito, quello è un argomento troppo importante per liquidarlo in due righe... Spero di non dover comunque ricorrere all'antibiotico dopo tutta sta fatica! Per ora tengo duro.
Giorno 4: febbre non misurata. Gola ancora dolente ma oggi a livelli sopportabili e la voce è più corposa. Anche se non di sintesi, anche se locale, lo spray mi ha dato parecchio fastidio allo stomaco. Un corpo a digiuno aborrisce i farmaci, e quello lo è pur sempre evidentemente.
Non ci avevo pensato ed ho sbagliato. Ho dunque rotto il digiuno, sigh...
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