Oggi voglio postare una ricetta di una insalata di farro portata al picnic del 25 aprile da una mia amica.
Semplice ma gustosa, ritengo che sarà molto gettonata questa estate come pranzo da preparare prima di andare in spiaggia e mangiare fredda al rientro!
Ecco gli ingredienti (le dosi sono ad occhio, in base ai vostri gusti!)
Farro bollito
pesto a piacere per condire bene il farro
pomodorini ciliegini tagliati in 4 parti
tonno sbriciolato con una forchetta
Ovviamente va condita quando il farro non è più bollente, per non annerire troppo il pesto e non "ammosciare" i pomodori!
Grande piatto! Grazie
venerdì 27 aprile 2012
domenica 22 aprile 2012
Polpette di soia ai piselli
Se proprio dovete mangiare un cibo che non sia biologico, ecco, fate in modo che questo non sia la soia. Alimento più geneticamente modificato della soia non esiste, e nelle coltivazioni intensive non badano certo a risparmiarsi schifezze pur di renderle più produttive.
Ho recentemente provato le polpette di soia in un ristorante cingalese, e mi sono appassionata a quel tipo di cucina.
Sto provando a fare diversi esperimenti, e inizio a condividere questo piatto veloce e semplice: le polpettine di soia (che di cingalese non hanno proprio nulla, ma solo le più semplici da fare).
Nei supermercati biologici (tipo Naturasì) si trovano delle buste di polpette di soia disidratate, biologiche.
Una volta reidratate si possono cucinare in mille modi diversi, come delle polpette di carne.
La mia prima ricetta è la seguente:
300 g piselli surgelati
una cipolla piccola
olio qb
130 g soia disidratata
Soffriggere dolcemente la cipolla e poi unire i piselli. Cuocere una decina di minuti.
Nel frattempo far bollire una pentola di acqua e aggiungere del sale o del dado vegetale fatto in casa. Non vi ho mai parlato del dado vegetale fatto in casa? Male, rimedierò al più presto!
Versate circa 35 g di polpette secche per ogni persona e fatele bollire per 10 minuti.
Una volta scaduto il tempo scolatele e lasciatele riposare qualche minuto.
Intanto i piselli si saranno già cotti parzialmente. Unite le polpette scolate ai piselli, salate a piacere e aggiungete dell'acqua per finire la cottura senza che si asciughino troppo (circa altri 10 minuti).
Ecco qui un facilissimo spezzatino (di soia) coi piselli!
Ho recentemente provato le polpette di soia in un ristorante cingalese, e mi sono appassionata a quel tipo di cucina.
Sto provando a fare diversi esperimenti, e inizio a condividere questo piatto veloce e semplice: le polpettine di soia (che di cingalese non hanno proprio nulla, ma solo le più semplici da fare).
Nei supermercati biologici (tipo Naturasì) si trovano delle buste di polpette di soia disidratate, biologiche.
Una volta reidratate si possono cucinare in mille modi diversi, come delle polpette di carne.
La mia prima ricetta è la seguente:
300 g piselli surgelati
una cipolla piccola
olio qb
130 g soia disidratata
Soffriggere dolcemente la cipolla e poi unire i piselli. Cuocere una decina di minuti.
Nel frattempo far bollire una pentola di acqua e aggiungere del sale o del dado vegetale fatto in casa. Non vi ho mai parlato del dado vegetale fatto in casa? Male, rimedierò al più presto!
Versate circa 35 g di polpette secche per ogni persona e fatele bollire per 10 minuti.
Una volta scaduto il tempo scolatele e lasciatele riposare qualche minuto.
Intanto i piselli si saranno già cotti parzialmente. Unite le polpette scolate ai piselli, salate a piacere e aggiungete dell'acqua per finire la cottura senza che si asciughino troppo (circa altri 10 minuti).
Ecco qui un facilissimo spezzatino (di soia) coi piselli!
Il digiuno
Lo avevo annunciato, un post che descrivesse il mio digiuno, ma non l'ho mai scritto.
Oggi mi sono decisa.
Non voglio convincere nessuno della mia scelta, quindi non parlerò delle motivazioni che stanno alla base di tutto. Se qualcuno fosse interessato all'argomento, basta digitare "digiuno terapeutico" su qualsiasi motore di ricerca e troverà abbondanti spiegazioni. A me sono bastate due righe per capire che era la cosa che faceva al mio caso, e da quel momento mi sono accuratamente documentata.
In questa sede voglio soltanto raccontare cosa è successo a me lo scorso novembre, quando ho digiunato per 4 giorni.
Bazzecole, rispetto a quello che ci vorrebbe per un serio digiuno terapeutico, ma con 2 pupi da seguire e la casa da gestire è impossibile restare a riposo, cosa fondamentale nei periodi di digiuno. E dunque ho interrotto.
Però ogni lunedì mi prendo un giorno di pausa per stomaco e intestino, e non mangio. Bevo soltanto un centrifugato di un frutto ad ogni pasto, e questo mi serve a non avere giramenti di testa né fiacchezza.
L'unica costante di ogni periodo di digiuno è il freddo che mi assale la sera.
Ma ecco qui il mio resoconto.
Giorno 1
Oggi mi sono decisa.
Non voglio convincere nessuno della mia scelta, quindi non parlerò delle motivazioni che stanno alla base di tutto. Se qualcuno fosse interessato all'argomento, basta digitare "digiuno terapeutico" su qualsiasi motore di ricerca e troverà abbondanti spiegazioni. A me sono bastate due righe per capire che era la cosa che faceva al mio caso, e da quel momento mi sono accuratamente documentata.
In questa sede voglio soltanto raccontare cosa è successo a me lo scorso novembre, quando ho digiunato per 4 giorni.
Bazzecole, rispetto a quello che ci vorrebbe per un serio digiuno terapeutico, ma con 2 pupi da seguire e la casa da gestire è impossibile restare a riposo, cosa fondamentale nei periodi di digiuno. E dunque ho interrotto.
Però ogni lunedì mi prendo un giorno di pausa per stomaco e intestino, e non mangio. Bevo soltanto un centrifugato di un frutto ad ogni pasto, e questo mi serve a non avere giramenti di testa né fiacchezza.
L'unica costante di ogni periodo di digiuno è il freddo che mi assale la sera.
Ma ecco qui il mio resoconto.
Giorno 1
Inizio a digiunare dopo una forte cura di farmaci che mi ha debilitata. Voglio purificare il mio corpo da tanti "veleni"...
Nessun sintomo particolare. Assenza di fame. Alle 19 inizia una leggera tachicardia e lieve affanno. Se sto completamente a riposo il cuore rallenta.
Notte: sete continua, ogni 40 min sveglia, forti dolori alla schiena
Giorno 2:
Lieve mormorio di stomaco ma non fame. A fare sforzi mi gira la testa. Lingua biancastra.
Pomeriggio la testa gira molto, è come in un pallone.
Sera mal di testa, ho freddo, muscoli indolenziti.
Notte forte tachicardia, insonnia e giramenti di testa. Ho preso un cucchiaino di succo di agave ed è passato all'istante ogni fastidio.
Giorno 3:
Capisco che il digiuno totale a sola acqua è troppo estremo per lo stile di vita che faccio. Decido quindi per una spremuta d'arancia ai pasti. Sono sempre debole e mi gira la testa se mi muovo. Pipì limpida e alito fresco. Boh! Dicono che con il digiuno la pipì diventi scura e l'alito un po' pesante. Sono tutta strana, io?
La sera ho freddo ma mi sento meglio, più in forze
Giorno 4:
Le forze di mattina non ci sono proprio! Faccio tutto a rilento. Ho la lingua molto bianca e una pancia piatta fantastica! Dovrei pensare a fare domanda per diventare velina...
Tutto come ieri. Mi sono arrabbiata e questo mi fa rimanere senza fiato e mi è venuto molto freddo
Giorno 5: inizio a rompere il digiuno con la frutta, ma non mi va nulla. Vorrei continuare senza mangiare, ma non è il caso. Mezza mela a colazione che mi nausea.
Un mandarino a pranzo.
Un caco a merenda che non digerisco bene ma mangio volentieri (certo il caco non è il massimo dopo 4 giorni a digiuno! Ma di quello avevo voglia) Arancia a cena.
Mi arrabbio così tanto che sono esausta e ho dei dolori alla schiena. Mi sono stancata troppo, e noto che sono moooolto più nervosa, reagisco in modo violento a piccole cose che non meritano tanta rabbia.
Il latte c'è ancora, poco, ma il bambino non si lamenta.
(Solo in seguito mi hanno detto che non bisognerebbe allattare a digiuno, perché le tossine vengono espulse anche attraverso le ghiandole del latte. Ma io non lo sapevo)
Giorno 6:
Ho perso 5 kg! Devo ammettere però che ho una faccia scavata e brutta, non mi piaccio per niente.
Oggi verdure crude. L'intestino riprende la sua attività dopo 5 giorni di vacanza.
Giorno 7:
Ricomincio a mangiare normalmente, o quasi. Un digiuno breve non richiede lunghissimi periodi per riprendere la dieta solita, quindi riprendo. Ovviamente non mi abbuffo né mangio cose pesanti, però noto che digerisco più a fatica. Il mal di spalla e di schiena non li sento praticamente più!
lunedì 16 aprile 2012
"Parmigiano" vegano
Bè, se pensate di aver trovato la ricetta del sostituto identico del parmigiano allora non provateci nemmeno a farlo... ho letto in vari siti che ci sono persone che ne vanno pazze e dicono che è talmente buono che dà dipendenza.
Lo ammetto: per me non è così. Una bella grattata di parmigiano delle vacche rosse (anche se non so cosa siano ste mucche rosse...) è proprio un altro mondo. Ma se vogliamo essere un po' più vegani, allora lasciamo latte e latticini ai bambini e dimentichiamoli quanto più possiamo.
Ecco quindi un insaporitore dei cibi che può essere usato al posto del parmigiano. Potete sbizzarrirvi in base al vostro gusto. Direi che i criteri base sono questi:
Frullare molto bene uguali quantità di:
lievito alimentare in fiocchi
germe di grano
mandorle (facoltativo)
noci (facoltativo)
semi di lino (facoltativo)
chi più ne ha più ne metta...
e aggiungere del sale a piacere. Io mi limito soltanto ai primi 2 ingredienti, quelli base.
Tutte le altre aggiunte vanno in base al vostro gusto e a quello che avete in casa.
Si conserva in un barattolo di vetro in frigorifero.
N.B.
Non può essere usato per gratinare, perché si brucia!
Lo ammetto: per me non è così. Una bella grattata di parmigiano delle vacche rosse (anche se non so cosa siano ste mucche rosse...) è proprio un altro mondo. Ma se vogliamo essere un po' più vegani, allora lasciamo latte e latticini ai bambini e dimentichiamoli quanto più possiamo.
Ecco quindi un insaporitore dei cibi che può essere usato al posto del parmigiano. Potete sbizzarrirvi in base al vostro gusto. Direi che i criteri base sono questi:
Frullare molto bene uguali quantità di:
lievito alimentare in fiocchi
germe di grano
mandorle (facoltativo)
noci (facoltativo)
semi di lino (facoltativo)
chi più ne ha più ne metta...
e aggiungere del sale a piacere. Io mi limito soltanto ai primi 2 ingredienti, quelli base.
Tutte le altre aggiunte vanno in base al vostro gusto e a quello che avete in casa.
Si conserva in un barattolo di vetro in frigorifero.
N.B.
Non può essere usato per gratinare, perché si brucia!
Una cucchiaiata di "parmigiano" |
sabato 14 aprile 2012
Lasagne vegetariane
Finalmente!
dopo tanti tentativi, sono riuscita a fare delle lasagne soddisfacenti. Non c'era verso di farle venire succulente e umide come piacciono a me, erano secche e croccanti... ma si può?!
Magari a voi venivano già bene al primo colpo, ma a me ce ne sono voluti diversi di tentativi.
Ecco come le ho fatte:
Sugo: l'ho preparato con un barattolo da mezzo kg di salsa con soffritto di cipolla, sedano e carota e lasciandolo cuocere 15-20 minuti.
Una volta raffreddato ci ho unito circa 350 g di ricotta fresca schiacciandola con una forchetta.
Besciamella leggera:
350 g di latte
350 g di acqua
60 g farina integrale
noce moscata e sale q.b.
Lasagne: ho comprato quelle fresche confezionate MA questa volta le ho bollite un minuto prima di metterle nella teglia, una per volta, anche se c'era scritto che non serve.
A questo punto si procede come al solito: mettere un cucchiaio di besciamella sulla teglia e posare sopra il primo strato di sfoglia.
Coprire con il sugo spalmato uniformemente e poi con la besciamella.
Aggiungere una manciata di mozzarella a pezzettini (io ho usato il panetto per pizza da 400 g) e del parmigiano a piacere.
Posare quindi una nuova sfoglia di pasta e ripetere alternando i vari strati (io ne ho messi 5 o 6), e terminare con sugo, besciamella e parmigiano.
Infornare a 200 gradi per 35-40 minuti.
Queste lasagne contengono molti latticini.
Si può sostituire il parmigiano con del parmigiano vegetale (germe di grano e fiocchi di lievito, v. ricettta) e la ricotta con tofu sbriciolato...
dopo tanti tentativi, sono riuscita a fare delle lasagne soddisfacenti. Non c'era verso di farle venire succulente e umide come piacciono a me, erano secche e croccanti... ma si può?!
Magari a voi venivano già bene al primo colpo, ma a me ce ne sono voluti diversi di tentativi.
Ecco come le ho fatte:
Sugo: l'ho preparato con un barattolo da mezzo kg di salsa con soffritto di cipolla, sedano e carota e lasciandolo cuocere 15-20 minuti.
Una volta raffreddato ci ho unito circa 350 g di ricotta fresca schiacciandola con una forchetta.
Besciamella leggera:
350 g di latte
350 g di acqua
60 g farina integrale
noce moscata e sale q.b.
Lasagne: ho comprato quelle fresche confezionate MA questa volta le ho bollite un minuto prima di metterle nella teglia, una per volta, anche se c'era scritto che non serve.
A questo punto si procede come al solito: mettere un cucchiaio di besciamella sulla teglia e posare sopra il primo strato di sfoglia.
Coprire con il sugo spalmato uniformemente e poi con la besciamella.
Aggiungere una manciata di mozzarella a pezzettini (io ho usato il panetto per pizza da 400 g) e del parmigiano a piacere.
Posare quindi una nuova sfoglia di pasta e ripetere alternando i vari strati (io ne ho messi 5 o 6), e terminare con sugo, besciamella e parmigiano.
Infornare a 200 gradi per 35-40 minuti.
Queste lasagne contengono molti latticini.
Si può sostituire il parmigiano con del parmigiano vegetale (germe di grano e fiocchi di lievito, v. ricettta) e la ricotta con tofu sbriciolato...
Prima della cottura, per mostrare gli strati |
Strato finale |
giovedì 5 aprile 2012
I difetti dell'alimentazione
Un amico ha segnalato questo articolo, che tosto copio e incollo per via dell'argomento così affine ai miei principi alimentari. Riporto qui sotto sette punti cardini che sono stata riscontrati come i principali errori dell'alimentazione moderna, infine trovate il link all'articolo completo.
Diciamo che a parte il punto numero 1 (ahi, i dolci!), con tutti gli altri io sono in regola.
E voi?
Meditate gente, meditate.
- Consumo esagerato di zuccheri e cereali raffinati che incidono negativamente sul metabolismo glicemico, sulla produzione di insulina e sul sovrappeso.
- Consumo eccessivo di grassi saturi di origine animale, di oli vegetali e di grassi idrogenati e insufficiente apporto di acidi grassi polinsaturi come l’olio di pesce con aumento della tendenza alla produzione di molecole infiammatorie.
- Errata distribuzione dei macronutrienti con eccessiva enfasi sui carboidrati senza distinguere tra versioni integrali e raffinate.
- Scarsa densità di micronutrienti tra cui vitamine e minerali a causa in particolare dei ridotti apporti di verdura e frutta.
- Equilibrio acido-base alterato per l’introduzione di eccessive quantità di cibi di origine animale acidificanti rispetto alle verdure e alla frutta.
- Eccessivo introito di sodio soprattutto tramite l’introduzione di alimenti processati oltre che per l’uso individuale esagerato di sale da tavola.
- Ridotto introito di fibra per il massiccio uso di cereali raffinati che ne sono privi rispetto ai cereali integrali e alle verdure.
Diciamo che a parte il punto numero 1 (ahi, i dolci!), con tutti gli altri io sono in regola.
E voi?
Meditate gente, meditate.
domenica 1 aprile 2012
Torta di compleanno
Dopo ore di lavoro, ecco la mia torta per Macco.
E' piena di imperfezioni ma nel complesso è stata veramente simpatica da vedere.
La base di pan di spagna era farcita con crema e frutti di bosco.
Il festeggiato ha apprezzato... eccome!
In compenso la foto è proprio brutta, me ne scuso ma è l'unica che ho.
E' piena di imperfezioni ma nel complesso è stata veramente simpatica da vedere.
La base di pan di spagna era farcita con crema e frutti di bosco.
Il festeggiato ha apprezzato... eccome!
In compenso la foto è proprio brutta, me ne scuso ma è l'unica che ho.
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