giovedì 29 marzo 2012

Branzino alle erbette

Eccomi di nuovo a scrivere ricette, mentre sto impastando un nuovo sfilatino di pane per un nuovo esperimento.
Il maritone dice che vuole provare sapori nuovi... e accontentiamolo! in fondo basta poco.

Ieri sera ho comprato i branzini di Orbetello, e credetemi sono fantastici. Chi è abituato a quelli del supermercato potrebbe pensare di mangiare tutt'altro cibo, provando questi. Certo è che al supermercato costano meno, ma quelli che si trovano nel mio sono allevati in Grecia, e se è vero quello che dicono in giro non vengono certo nutriti in modo "salutare" per chi poi se li mangia. Antibiotici, ormoni, ecc ecc...
Saranno anche leggende metropolitane, ma un motivo ci dovrà pur essere se costano la metà, no?
Anche quelli di Orbetello sono allevati, ma in mare aperto. Inoltre li ho presi con le interiora, e ho guardato bene com'erano fatte. Me l'ha insegnato un pescivendolo: oltre a guardare la freschezza (occhio lucido, branchie rosso vivo e viscidume a gogò) bisogna controllare il fegato. Se è piccolino e profumato di mare allora non ha mangiato schifezze.
Quelli di orbetello lo avevano un po' più ingrossato di quelli pescati in mare, e avevano un buon odore di mare, misto a una leggera puntina di pappone alimentare, non so come spiegarlo...
Comunque, non essendo ancora tempo di pomodori, né più tempo di patate (anche se io le ho quasi del tutto eliminate, il pesce con le patate è pur sempre molto buono), ho deciso di farlo al naturale. Ed ecco qui la semplicissima ricetta.

Per 2 branzini da 700g circa ciascuno, ho messo in una tazzina da caffè:

2-3 cucchiai di prezzemolo tritato (avendo fatto ad occhio non riesco ad essere più precisa)
4 cucchiaini di sale grosso integrale
un cucchiaino raso di origano
un piccolo ciuffetto di rosmarino tritato
un piccolo ciuffetto di timo
uno spicchio di aglio

Ho pulito e tagliato l'aglio a metà e infilato ciascuna metà nella pancia aperta dei pesci. L'aglio dà molto sapore ma ho visto che se ne metto di più faccio fatica a digerire. Mezzo spicchio praticamente non si sente.
Ho mescolato nella tazzina tutte le erbette col sale, e poi sparso abbondantemente sui pesci.
Ho fatto qualche giro di olio su entrambi i branzini, poi ho lasciato lì ad insaporire per tutto il pomeriggio. Il tempo di riposo non è assolutamente indispensabile, ma il risultato ovviamente migliora.

All'ora di cena ho acceso a 200 gradi il grill del forno con la ventola (dovrebbe esserci in tutti i forni elettrici), o se non lo avete mettete solo il grill, mettete la teglia poco più sopra della metà del forno e versate un bicchiere d'acqua insieme ai pesci. Infornate per 30 minuti circa, sempre in base al vostro forno.
State tranquil se vedete il pesce diventare secco e dorato, è normale! La pelle si asciuga e si secca un po', ma l'interno rimane bello morbido e succoso, se non lo cuocete oltre misura.
Inoltre la pelle così croccantina si leva via che è una meraviglia.
Prima di pulire il pesce e mangiarlo, vi consiglio di versare il liquido di cottura in una ciotolina, in modo da non sporcarlo con lische e squame mentre lo pulite, e poterlo versare direttamente sul piatto pronto.

La semplicità di questa ricetta è evidente, il risultato fantastico, ovviamente se il pesce è buono e se la cottura è giusta... ma che ve lo dico affare? :)


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